In un mondo sempre più connesso, lo streaming di contenuti è diventato un aspetto essenziale dell’intrattenimento. Tuttavia, con l’aumento della popolarità delle piattaforme illegali. Per contrastare tale fenomeno, è stata introdotta la nuova legge anti pezzotto. In questo articolo, esploreremo:
- Cos’è il pezzotto
- La nuova legge anti pezzotto
- Rischi associati alla pirateria
- Ruolo del provider IPTV illlegale
Cos’è il pezzotto?
Il termine “pezzotto” è un neologismo che si riferisce alla pratica di guardare contenuti protetti da copyright attraverso piattaforme di streaming illegale o siti web pirata. In sostanza, viene permessa la visione illegale di contenuti audiovisivi. Ad esempio, tale modalità permette di vedere la Serie A gratis, oltre a film e serie TV, però in modo molto rischioso. Tale comportamento è non solo illegale, ma comporta anche una serie di rischi legali. Chi si dedica a questa pratica e anche chi ne fruisce, può trovarsi di fronte a conseguenze legali gravi a seguito dell’applicazione della nuova legge anti pezzotto.
La nuova legge anti pezzotto
Per contrastare il fenomeno della pirateria online, l’8 agosto 2023 è entrata in vigore la legge 93/2023, detta anche legge anti pezzotto. In base a questa normativa, l’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha il potere di intervenire tempestivamente, oscurando i siti che trasmettono illegalmente contenuti coperti da copyright. Tale azione può essere avviata entro soli 30 minuti a seguito di segnalazioni da parte delle parti lese.
Inoltre, la legge stabilisce sanzioni significative sia per chi trasmette illegalmente i contenuti che per chi ne usufruisce in modo illegale. Gli operatori che violano i diritti d’autore rischiano fino a 3 anni di carcere, mentre gli utenti che accedono a tali contenuti illegali possono essere soggetti a multe che possono raggiungere fino a 5000 euro. Queste misure punitive mirano a scoraggiare sia la produzione che la fruizione di contenuti piratati, promuovendo una visione legale e rispettosa delle leggi sul copyright, inclusi gli eventi sportivi come le partite di Serie A.
Rischi associati alla pirateria online
La pirateria è un reato che può comportare una serie di conseguenze, tra cui:
- Multe: chi guarda contenuti illegali, comprese le partite di Serie A attraverso piattaforme illegali, si espone a una serie di rischi. Prima di tutto, c’è il rischio di essere individuati e sanzionati legalmente, con multe che possono arrivare fino a 5000 euro.
- Danni economici: la pirateria danneggia l’industria dell’intrattenimento, causando la perdita di posti di lavoro e di investimenti.
- Rischio di malware: i siti e le piattaforme illegali possono contenere malware, che possono infettare i dispositivi degli utenti e le loro informazioni personali.
- Dati personali a rischio: chi persegue questa modalità di visione illegale, incorre nel rischio di lasciare i dati della carta di credito e dati sensibili in mano a soggetti legati alla criminalità e illegalità. Questo potrebbe comportare seri rischi di condivisione di dati sensibili
Il ruolo dei provider di IPTV illegale e i rischi
Un altro aspetto cruciale della pirateria online è rappresentato dagli operatori di IPTV illegale. Questi provider offrono servizi di streaming a basso costo, ma spesso violano i diritti d’autore, mettendo i loro clienti in pericolo di conseguenze legali. Anche i consumatori che utilizzano servizi IPTV illegali possono affrontare multe e azioni legali. Inoltre gli stessi contenuti spesso sono di bassa qualità.
In conclusione, la pirateria online, o “pezzotto”, comporta rischi legali significativi e mette a repentaglio la sicurezza dei dispositivi. La nuova legge anti pezzotto mira a scoraggiare questa pratica illegale attraverso multe severe, che possono causare problemi finanziari gravi. È importante comprendere i rischi associati alla pirateria e optare per soluzioni legali, come ad esempio le piattaforme streaming per vedere la Serie A e molti altri contenuti.
